
Introduzione alle Controversie tra Soci
Una gestione efficace dei rapporti tra soci è fondamentale per garantire il successo e la stabilità di un’azienda. In Italia, le dispute tra soci possono sorgere per diverse ragioni, tra cui la governance aziendale, l’amministrazione o la distribuzione degli utili, mettendo a rischio l’operatività e lo sviluppo dell’impresa. Quando emergono conflitti, il contenzioso societario può rivelarsi un processo lungo, complesso e oneroso. Per questo motivo, è cruciale comprendere le principali cause di tali conflitti e adottare strategie preventive adeguate, per mantenere un ambiente aziendale armonioso e produttivo.
Le 10 Controversie più Comuni tra Soci
Conflitti nella Governance Paritaria
Si verificano quando due soci detengono quote in numero paritario (solitamente al 50%) e non riescono a raggiungere un accordo su decisioni chiave, portando a stalli decisionali (deadlock). I loro voti si bilanciano e nessuno ha il controllo. In queste situazioni, tipiche delle società personali e delle PMI, i conflitti sulla gestione sono difficili da risolvere con il principio della maggioranza.
Dispute sui Diritti di Voto
Disaccordi sull’esercizio dei diritti di voto, spesso legati a interpretazioni diverse degli statuti societari o dei patti parasociali.
Distribuzione dei Dividendi
Divergenze su tempi e importi dei pagamenti dei dividendi, con alcuni soci che preferiscono reinvestire gli utili e altri che desiderano una distribuzione immediata.
Trasferimento delle Quote
Problemi relativi a clausole di prelazione, drag-along e tag-along, che regolano le modalità di vendita e trasferimento delle quote societarie.
Conflitti di Interesse
Situazioni in cui un socio potrebbe agire per vantaggi personali a scapito dell’azienda o degli altri soci.
Trasparenza delle Informazioni
Mancanza di accesso ai dati aziendali, con alcuni soci, in genere di minoranza, che si sentono esclusi dalle informazioni cruciali sulla gestione dell’impresa.
Ruoli di Leadership
Disaccordi sui ruoli e le responsabilità all’interno dell’azienda, specialmente in assenza di una chiara definizione delle mansioni.
Valutazione delle Partecipazioni
Controversie sul valore dell’azienda e delle partecipazioni, particolarmente rilevanti in caso di vendita o uscita di un socio.
Problemi di Partnership
Differenze di visione tra partner su strategie aziendali, obiettivi a lungo termine o modalità operative.
Esclusione di un Socio
Conflitti legati alla rimozione di un socio, che possono derivare da comportamenti inappropriati o violazione degli accordi societari.
Cause Comuni delle Controversie tra Soci e Relative Conseguenze
- Mancanza di un accordo chiaro tra soci: L’assenza di un documento che delinei diritti, doveri e procedure può portare a incomprensioni e conflitti.
- Divergenze sugli obiettivi aziendali: Visioni contrastanti sul futuro dell’azienda possono creare tensioni tra i soci.
- Soci con obiettivi economici diversi.
- Mancanza di trasparenza e comunicazione: La scarsa condivisione di informazioni può alimentare sospetti e malintesi.
- Passaggi generazionali da affrontare in azienda
- Periodi di crisi o di improvvisa crescita economica dell’azienda.
I blocchi decisionali in una società possono essere rischiosi fino ad ostacolare il normale funzionamento dell’impresa. Se i soci litigano spesso, gli stakeholder potrebbero notarlo e iniziare a dubitare della stabilità dell’azienda. Nei casi più gravi, senza soluzioni, l’attività può fermarsi del tutto, portando alla perdita del valore degli asset e delle quote dei soci, o allo scioglimento della società o, nei casi più gravi, al fallimento.
Meglio prevenire che dover affrontare le conseguenze! Strategie per evitare il Contenzioso:
Quando si entra in società, è fondamentale essere consapevoli che, anche tra soci che si considerano come fratelli o addirittura appartenenti alla stessa famiglia, i conflitti nel contesto societario possono essere frequenti. Per costituire una società, i soci spesso scelgono un modello di statuto generico offerto dal notaio o dal commercialista, invece di farsi aiutare da un professionista per scriverne uno personalizzato. Di conseguenza, non regolano in anticipo possibili disaccordi futuri, perché sono concentrati sull’avvio del loro nuovo progetto imprenditoriale. Fin dall’inizio, al momento di scrivere lo statuto o gli accordi tra soci, è possibile inserire clausole utili per a prevenire e risolvere i conflitti in modo efficace.
Pensiamo al caso in cui si verifichino blocchi decisionali tra soci.
Alcune clausole dette anti-stallo prevedono più fasi per trovare un accordo, come un periodo di riflessione o riunioni aggiuntive. Se il disaccordo persiste, la decisione può passare a un livello superiore, ad esempio dall’amministratore all’assemblea dei soci. Un’altra opzione è il casting vote, che assegna a un socio il voto decisivo in caso di parità. Tuttavia, questa soluzione è delicata perché implica che uno dei soci accetti una posizione subordinata all’altro. Infine, si può prevedere il coinvolgimento di un terzo socio, che, detenendo una piccola quota della società, avrebbe il potere di votare nei casi di stallo, garantendo la continuità delle decisioni aziendali. Tuttavia, questa soluzione è più utile per decisioni operative specifiche piuttosto che per conflitti più ampi sulla gestione dell’azienda.
Un’altra opzione: La Russian Roulette ClauseQuando due soci hanno una partecipazione uguale in una società e non riescono a trovare un accordo (deadlock), è preferibile che uno dei due lasci la società, ma chi deve vendere le proprie quote e a quale prezzo? La Russian Roulette Clause risolve questo problema così: Uno dei soci (Initiating Party) propone un prezzo X per acquistare le quote dell’altro socio. L’altro socio (Receiving Party) ha due opzioni: – Accettare l’offerta e vendere le proprie quote. – Rifiutare e acquistare, lui stesso, le quote del primo socio allo stesso prezzo. ⚠️ Rischio: Se il primo socio offre un prezzo troppo alto, potrebbe finire obbligato ad acquistare a quel prezzo. Se offre un prezzo troppo basso, l’altro socio potrebbe accettare e acquistare tutto a quel prezzo conveniente. Questo meccanismo garantisce che il prezzo proposto sia il più equo possibile, perché chi fa l’offerta non sa se sarà acquirente o venditore! Quando la possibilità di “azionare” la clausola è assegnata ad uno solo dei soci si parla di clausola asimmetrica, mentre nel caso in cui tale facoltà spetti a entrambi i soci, la clausola è detta simmetrica. La clausola simmetrica deve tuttavia prevedere meccanismi di priorità nella formulazione dell’offerta, al fine di evitare situazioni di stallo che potrebbero verificarsi se entrambi i soci ricorrono alla clausola insieme. Esistono diverse altre modalità di applicazione della Russian roulette clause, diffuse nella prassi nordamericana, che permettono una certa variabilità nel prezzo:
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22375 del 25 luglio 2023, ha confermato che la clausola di roulette russa è valida in Italia. La corte ha sottolineato che si tratta di una scelta legittima dei soci che possono negoziare e inserire liberamente tale clausola, incluse le sue varianti, nel patto parasociale in quanto ciò serve a fronteggiare adeguatamente il rischio di paralisi gestionale tra soci titolari, pari quota, dell’intero capitale sociale. |
Integrazione di Clausole per la Risoluzione delle Dispute tra Soci
Negli articoli precedenti sui metodi alternativi di risoluzione delle controversie (ADR) e sui vantaggi e svantaggi del contenzioso abbiamo evidenziato come, in molte situazioni, sia preferibile inserire negli statuti e nei patti parasociali una clausola di risoluzione alternativa delle controversie per ridurre i costi elevati e le lunghe tempistiche del contenzioso, favorendo al contempo il mantenimento di buoni rapporti. Tra le possibilità ci sono:
Mediazione
Un processo collaborativo in cui un mediatore neutrale aiuta le parti a raggiungere un accordo amichevole.
Mediazione Obbligatoria
Dal 2023, in Italia è prevista la mediazione obbligatoria, per i conflitti nelle società di persone, nonché nei consorzi e nelle associazioni in partecipazione. Ciò significa che, in tali casi i soci possono rivolgersi al giudice solo dopo aver tentato la mediazione.
Mediazione facoltativa
Anche se i soci potrebbero essere riluttanti ad accettare un intervento esterno nella risoluzione di problemi di gestione della società, lo strumento della mediazione può rilevarsi efficace a far emergere il non detto, le diffidenze e i timori, che in genere i soci non si confessano, nonché a favorire il dialogo o la ricerca di una soluzione da un punto di vista nuovo. Anche i soci di società di capitali potrebbero, volontariamente, cercare di risolvere il conflitto attraverso la mediazione.
Arbitrato
Una soluzione vincolante in cui un arbitro decide sulla controversia. L’arbitrato è alternativo al procedimento giudiziario.
Accordi tra soci
I più conosciuti sono i patti parasociali che includono clausole come quelle viste al paragrafo 4 o al paragrafo che segue nonché altre (ad es. drag-along e prelazione), utili a prevenire future dispute sulle partecipazioni o necessarie a regolare la gestione della società. Ad esempio, la sent. Cassazione n. 36092/2021 ha confermato che il patto di sindacato, in cui i soci abbiano stabilito la rielezione di un soggetto alla carica di amministratore per due successivi trienni, non è nullo per violazione degli artt. 2372 e 2383 cod. civ., avendo effetti organizzativi del voto meramente interni ed obbligatori, senza incidere sul funzionamento dell’organo assembleare, in cui per legge tali decisioni devono poi essere formalizzate.
Caso di Studio: la concorrenza di un socio o di un ex-socio
Un caso piuttosto frequente nella prassi è la situazione di conflitto di interessi o di responsabilità del socio che va a ricoprire posizioni lavorative in altre società operanti nel medesimo settore o in concorrenza diretta con la società di cui è parte.
Questa situazione – che è causa di lunghi e difficili conflitti, perdita di know-how e fatturato per le società che la subiscono – si può facilmente prevenire. I soci, anche amministratori, delle società di capitali più comuni (s.p.a. e s.r.l.), non hanno per legge uno specifico obbligo di non concorrenza. Tuttavia, è interesse di chi investe in una impresa far sì che il suo capitale umano e di conoscenze non venga leso, includendo per tempo specifici obblighi di non concorrenza vincolanti per i soci, negli statuti o nei patti parasociali, al fine di evitare spiacevoli e piuttosto frequenti situazioni.
Ai nostri clienti, noi di LEX IBC, consigliamo spesso di inserire negli statuti o nei patti parasociali, specifiche clausole di non concorrenza.
Se ciò non è possibile, è consigliabile quantomeno che i soci prevedano dei meccanismi aziendali idonei atti a preservare il know-how aziendale e la confidenzialità delle informazioni.
Conclusione
Le liti tra soci possono avere un impatto significativo sulla ricchezza e sulla continuità di un’azienda. Tuttavia, attraverso la comprensione delle cause del conflitto, l’implementazione di strategie preventive e l’utilizzo di metodi di risoluzione adeguati, è possibile gestire e risolvere efficacemente queste controversie. Il nostro studio legale LEX IBC offre consulenza personalizzata nella redazione di patti parasociali, accordi di confidenzialità, clausole di way-out e strategie di risoluzione delle controversie, nonché assistenza nella difesa in giudizio.
Mariangela Balestra e Marie Vanswevelt
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